Smartphone e cancro: esiste una correlazione in merito?

Da anni si discute della connessione tra l’uso dello smartphone e i rischi di tumore al cervello. Ad oggi non esiste una ricerca che dia certezze in merito.
Gli studi sulla correlazione smartphone-tumori
Per capire bene come l’esposizione agli apparecchi che usiamo tutti i giorni (smartphone compresi) possano causare dei tumori è giusto fare una distinzione tra onde ionizzate e non ionizziate. Nella prima categoria rientrano le onde ad alta frequenza, come, ad esempio, quelle emesse dai raggi X. Nella seconda, rientrano le onde radio a bassa frequenza, dove si collocano televisori, forni a microonde e cellulari, appunto. Diciamo subito che, se la connessione tra onde ionizzate e tumori è stata ampiamente dimostrata, non altrettanto si può dire con le onde radio. In questo caso, infatti, il National Cancer Institute non ha trovato ancora riscontri certi. Il Centro ha recentemente messo insieme 13 studi a riguardo, ma, come ha riportato, nessuno di essi ha dato esiti certi sulla correlazione tra smartphone e cancro. Questi studi, spiega il centro, in alcuni casi non danno alcun riscontro in merito alla questione, in altri evidenziano un aumento del rischio. Va detto, però, che in molti casi, questa correlazione dipende dal tempo di esposizione del paziente al cellulare.
Smartphone e tumori: indagine Forbes
Esiste, però, un’altra indagine i cui tenere conto ed è quella condotta da Forbes che ha permesso di stilare una classifica dei device potenzialmente più pericolosi per la salute umana, in quanto emettono alti livelli di radiazioni. La lista, evidenziano gli esperti, è stata stilata basandosi sui dati depositate presso il Bundesamt für Strahlenschutz, l’Ufficio Federale Tedesco per la protezione dalle radiazioni. Da questo punto di vista il più dannoso è il Xiaomi Mi A1 capace di emettere 1.75 watts, seguito da Oneplus 5t con 1.68 e da Huawei Mate9 con 1.64. In base a quest classifica, il meno dannoso risulta l’Iphone 7plus con appena 1.24 watts.
E’ giusto però, tenere presente due fattori di questa ricerca: anzitutto la totale mancanza di smartphone targati Samsung. Il che lascia più di una perplessità sulla ricerca. Il secondo dato è che a farla da padrona in questa graduatoria siano Huawei e Xiaomi con 6 dispositivi dei 16 inclusi nella lista nera. Insomma: è una lista che pare “drogata”.
Smartphone e bambini
I dati preoccupanti, semmai sono altri, primo tra tutti l‘utilizzo precoce dei cellulari da parte dei più piccoli. The Independent ha riportato una ricerca condotta dal portale di e-commerce musicMagpie, che ha messo in evidenza come, la metà dei bambini, di età inferiore ai sei anni, che possiede uno smartphone lo utilizza per circa 21 ore alla settimana. Dati allarmanti che tracciano un quadro sociale dove il cellulare è sempre più un prolungamento degli arti dell’uomo. In queste condizioni, è chiaro che il rischio di esposizioni pericolose aumenti. Lo ha affermato lo stesso National Cancher Institute avvallando la tsi che i corpi in crescita possono essere più suscettibili a fattori di rischio di cancro di tutti i tipi. Dunque, anche in mancanza di riscontri scientifici, è consigliabile comunque fare attenzione a riguardo.