8 cose da vedere a Taormina

Salve amici viaggiatori. Iniziamo questo nostro lungo viaggio insieme alla scoperta dei posti più belli della nostra penisola. Non seguiremo un ordine preciso, semplicemente parleremo di volta in volta di un luogo scelto a caso, un luogo da visitare, un luogo che passa per essere un’eccellenza della nostra bella Italia.La nostra prima tappa è TAORMINA.
Grazie alla sua incantevole posizione sul mare, alle bellezze paesaggistiche, al vasto patrimonio storico, culturale e archeologico di cui è ricca, Taormina è considerata una delle località turistiche più famose della Sicilia. Luogo di grande fascino e bellezza, la splendida cittadina siciliana ha sedotto poeti e scrittori, ha attratto viaggiatori illustri, ha accolto celebrità di fama internazionale. I visitatori che arrivano da tutto il mondo per vedere il suo teatro greco-romano, per passeggiare lungo le sue strade medievali, per ammirare i suoi panorami mozzafiato, per gustare la sua eccellente gastronomia, per distendersi al sole delle sue spiagge meravigliose, ne restano ammaliati.
Vi ho messo un po’ di curiosità? Bene. Andiamo allora a scoprire insieme le cose più belle da vedere a Taormina.
IL TEATRO GRECO
Grandiosa testimonianza della Sicilia Antica, è il secondo teatro più grande dell’isola (dopo quello di Siracusa). Edificato dai greci (III secolo a. C.) che scelsero lo scenografico promontorio quale spettacolare ambientazione per le loro rappresentazioni drammatiche e musicali. Sospesa tra mare e cielo, questa meravigliosa opera architettonica dall’acustica perfetta, ospita da diversi anni oramai nella stagione estiva, concerti e manifestazioni culturali. La più importante è il Taormina Arte, il festival internazionale delle arti, conosciuto e apprezzato per il suo ricco calendario di eventi musicali, teatrali, di danza e di cinema.
VILLA COMUNALE
La Villa comunale è una piacevole oasi di tranquillità nel centro cittadino. I bellissimi giardini pubblici intitolati al duca di Cesaró, erano in origine un parco privato nato per volontà di Lady Florence Trevelyan Cacciola, la nobildonna scozzese che visse a Taormina dal 1884 e ne sposò l’allora primo cittadino. Realizzato come un tipico giardino all’inglese, il parco fu riempito di una grande varietà di fiori e piante provenienti da tutto il mondo. Ideali per passeggiare e godersi il fresco, i giardini della Villa comunale offrono anche un meraviglioso panorama sull’Etna e la costa.
DUOMO
La Cattedrale cittadina dedicata a San Nicola, con la sua austera facciata in pietra, il coronamento a merli e la massiccia torre campanaria che la fanno assomigliare ad una fortezza, sorge nella suggestiva Piazza del Duomo. Edificata intorno al 1400 sui resti di una chiesa duecentesca, la Cattedrale ha subito diversi rifacimenti, come testimoniano il portale principale del 1636 e i due portali laterali risalenti al Quattrocento (quello sul lato sinistro) e al Cinquecento (quello sul lato destro). L’interno è a croce latina con tre navate e tre absidi. Sei colonne monolitiche (tre per lato) in marmo rosa sormontate da capitelli decorati sostengono la navata centrale dal soffitto ligneo. Di fronte al Duomo si può ammirare la fontana seicentesca di gusto barocco costruita su gradoni circolari circondata da quattro graziose fontanine laterali. Da notare, al centro della fontana, il simbolo della città di Taormina, ovvero la centaura incoronata che nella mano sinistra regge il mondo e in quella destra lo scettro del comando.
PALAZZO CORVAJA
il Palazzo Corvaja, splendida villa gentilizia che si trova nel centro di Taormina, nella piazza che un tempo era l’antico foro romano e prima ancora l’agorà della greca Tauromenion. Il nucleo originario del Palazzo era la torre cubica realizzata dagli arabi per scopi militari tra il 902 e il 1079 alla quale vennero aggiunte poi, l’ala laterale sinistra e la scala che dal pittoresco cortile porta al primo piano (XIII secolo), e agli inizi del XV secolo, l’ala laterale destra destinata ad ospitare le assemblee del Parlamento siciliano. Restaurato per volontà del Comune, il bel complesso oggi è sede dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo e ospita nei saloni al primo piano un interessante museo di arti e tradizioni popolari siciliane.
CORSO UMBERTO I
Il Corso Umberto I è la via principale di Taormina. Delimitato a nord da Porta Messina e a sud da Porta Catania, l’antico asse viario d’epoca greco-romana attraversa il centro storico della bella cittadina siciliana. Caratterizzata dal susseguirsi di botteghe, negozi di moda e di souvenir, gastronomie e caffè, oggi la stretta via intitolata al re d’Italia Umberto I di Savoia, è una vivace passeggiata pedonale dove ogni giorno vi transitano migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo.
PIAZZA IX APRILE
Suggestiva terrazza panoramica sul mare, delizioso luogo d’incontro, celebre centro della vita mondana taorminese. Tutto questo è Piazza IX Aprile, la piazza più famosa di Taormina che si apre sulla principale via cittadina (Corso Umberto), con i suoi numerosi caffè all’aperto, gli edifici religiosi e le costruzioni storiche che le fanno da cornice, i caratteristici ritrattisti e le frotte di turisti incantati dalla spettacolare vista sul golfo e l’Etna. Sulla piazza si affacciano la chiesa barocca di San Giuseppe (XVII secolo), l’ex chiesa gotica di Sant’Agostino e la torre dell’Orologio, o Porta di Mezzo, il cui arco dà accesso alla città vecchia. Originariamente la piazza era dedicata a Sant’Agostino, ma il 9 Aprile 1860 si diffuse la notizia che Garibaldi era sbarcato a Marsala per liberare la Sicilia dai Borbone. Anche se la notizia si rivelò falsa (Garibaldi sarebbe arrivato solo un mese dopo) i cittadini di Taormina vollero comunque ricordare quella data dedicandole la piazza più bella.
PALAZZO SANTO STEFANO
Incorporato all’interno delle antiche mura difensive della città, il trecentesco palazzo dei Duchi di Santo Stefano è considerato un capolavoro dell’arte gotica siciliana con una mescolanza di elementi arabi e normanni. La massiccia struttura quadrata, che ricorda una fortezza, alleggerita da singolari elementi decorativi, è stata la residenza dei De Spuches, una nobile famiglia di origine spagnola, Duchi di Santo Stefano di Brifa e Principi di Galati, due centri del messinese. Acquistato negli anni ’60 dal Comune di Taormina, il Palazzo oggi è sede della Fondazione Mazzullo, con un’esposizione permanente delle opere di scultura e di grafica dell’artista messinese.
ISOLA BELLA
Un isolotto grande circa 1 kmq, ricco di rigogliosa vegetazione unito alla terraferma da una sottile striscia di sabbia, che nel tratto centrale, il succedersi delle maree, fa affiorare o lascia coperta dalle acque cristalline della baia. Riserva naturale dal 1998, la bella “perla del Mediterraneo”, decantata da Goethe, Byron, Dillon e tanti altri, si articola in piccoli terrazzamenti collegati da scalette e camminamenti, immersi nel verde di una fitta macchia mediterranea e affascinanti arbusti esotici. Donata da Ferdinando I di Borbone al Comune di Taormina nel 1806, l’isola dopo esser stata per lungo tempo oggetto di acquisto da parte di privati, nel 1984 è stata dichiarata bene di rilevante interesse storico-artistico e, finalmente, nel 1990 la Regione Sicilia è riuscita a tornarne in possesso acquistandola.
Bella davvero Taromina!!!. I posti da visitare sono davvero tanti e tutti davvero magnifici. Naturalmente una volta lì non potete tirarvi indietro davanti alla deliziosa cucina locale. Nei piatti della tradizione, dal gusto intenso e fortemente aromatizzati, si ritrovano riferimenti antichissimi che risalgono alla tradizione araba, spagnola ma anche alla cucina francese e a quella normanna. Di derivazione araba sono i famosi arancini di riso, ai Normanni si devono invece i piatti a base di baccalà e stoccafisso, mentre la mpanata di pesce spada (torta rustica farcita) richiama l’empanada iberica. Il pesce è il protagonista della tavola: tonno, sgombro, alici ma soprattutto pesce spada. Impossibile non ricordare infine, i dessert: un trionfo di zucchero, cannella, miele, pistacchio, mandorle, ricotta. Ingredienti utilizzati nella preparazione dei deliziosi cannoli, della celeberrima cassata, della frutta martorana, i coloratissimi dolcetti di marzapane a forma di frutta. D’estate, è consuetudine fare colazione con la granita “câ panna e câ brioscia”.
Provatela anche voi e la vostra giornata inizierà in modo migliore.