Decreto Dignità, un uragano di novità in tutti i campi

Un uragano di novità in tutti i campi. Il Decreto Dignità, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 2 luglio, ha lo scopo principale di contrastare, nelle intenzioni del Ministro del Lavoro e leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, il lavoro precario. Il testo del documento però contiene anche diverse norme riguardanti il gioco d’azzardo e la sua pubblicità.
Vediamo quindi come cambia il mondo delle scommesse e del gioco online con questa legge.
Innanzitutto il comma 1 dell’articolo 8 del Decreto Dignità, relativo al divieto di pubblicità, vieta “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni ed internet“. Niente più sponsor quindi, con il divieto di sottoscrizione di nuovi contratti pubblicitari a partire dalla data di entrata in vigore della normativa, vale a dire dal 12 agosto 2018. Escluse dal provvedimento restano le cosiddette “lotterie differite nazionali“, vale a dire i giochi ad estrazione che prevedono una vincita non immediata (Lotteria Italia, Lotto, 10 e Lotto e SuperEnalotto). L’inosservanza delle nuove disposizioni sarà punita con una sanzione amministrativa pari al 5% del valore della sponsorizzazione, con multe non inferiori a 50.000 euro.
La normativa va a colpire in particolare il mondo del calcio: 11 squadre di Serie A, su un totale di 20, hanno contratti di sponsorizzazione con operatori di gambling. Controversia del decreto è quella relativa ai rapporti di sponsorizzazione già in essere, che potranno continuare fino alla loro scadenza. E’ il caso della Roma, che ha siglato un contratto di questo tipo fino al 2021.
Finora solo Facebook e Google hanno già applicato la direttiva vietando la pubblicità di giochi online sulle loro piattaforme e consentendo solo gli annunci relativi alle lotterie ad estrazione differita, di cui abbiamo parlato, così come previsto dal provvedimento.
Gaming Report, sito dedicato al mercato del gioco in Italia, valuta una perdita del 20% già a partire da quest’anno per gli operatori virtuali, mentre Nielsen prevede per l’intero settore del gioco d’azzardo una perdita di circa 40/50 milioni di euro nel 2019, fino a 60/70 milioni nel 2020.
“Considerando che i contratti firmati prima del Decreto saranno validi ancora per un anno, la nostra stima è che nel 2019 mancheranno al mondo dei media solo una parte degli attuali investimenti pubblicitari per il gioco d’azzardo”, ha spiegato Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director della società di ricerche Nielsen, che prevede addirittura un aumento nel 2018 del comparto gioco online del 7.8%.
L’ultima grana del Decreto Dignità può essere quella del gioco d’azzardo clandestino. L’effetto collaterale che gli esperti del settore prevedono è che la spesa dei giocatori si riversi nel mercato nero online, in cui non ci sono né garanzie né tutele.